Tarcisio Trenta

Nato a Claro TI (Svizzera) - Residente a Lugano

Pittore autodidatta

Inizia a dipingere con la tecnica all’olio negli anni ’70 a Claro. I primi utili consigli gli vennero dati dall’amico pittore Max Laübli di Claro.

Sospende l’attività artistica per alcuni anni, la riprende all’età del pensionamento. Lascia la tecnica dell’olio per l’acquerello.

Frequenta diversi corsi a Poschiavo nell’atelier della Casa Console (Fondazione Ernesto Conrad) e qui conosce l’insegnante Ingrid Buchthal, nota acquerellista tedesca di Stoccarda, la quale lo incita a continuare e a perseverare.

Dal rinnovato entusiasmo, corsi e seminari si susseguono a scadenze regolari: a Salisburgo, presso la galleria Weihergut, diretta dal prof. Heribert Mader; a Lech, sempre in Austria, con il pittore austriaco Heinz Hofer; a Bedigliora (TI), con la maestra Maria Fossati e corso di disegno con il professor Bernd Stolz.

Ma è grazie alla sensibilità e alle competenze di Ingrid Buchthal, con la quale rimane in contatto, che migliora nella sua affinità pittorica.

Tarcisio Trenta così commenta la sua passione per l’arte e la pittura:

“Dipingo perché mi sento un poco figlio d’arte. Mio padre, insegnante, era un bravissimo disegnatore, e Federico Marioni, grande calcografo e padre del più noto Mario, cugino materno. Con Mario Marioni, vissuto a Milano e morto nel 1987 a Mendrisio, ho avuto sempre proficui contatti. Amo dipingere perché mi procura piacere, dimentico il passare del tempo, amo la natura con le sue variazioni di luce, la terra e in particolare quella engadinese (val Bregaglia e di Poschiavo)”.

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Lassù la natura è ricca di fiori, alberi, erbe e licheni, e come scriveva H. Hesse: “Quell’aria di montagna indiscutibilmente vigorosa, fresca ed aspra, dà a tutti i colori una freschezza smagliante, soprattutto l’acqua del fiume e dei laghi ha una lucentezza e una tonalità tanto trasparente come in nessun altra valle della Svizzera”.